Via l’acqua ai morosi, i condòmini protestano. De Luca: “Denunciate gli amministratori”

MESSINA – L’hotel “famoso” ha versato subito una prima rata da 40mila euro e rateizzato le restanti da 120mila euro. Così hanno fatto anche altre 13 attività, grandi debitori a cui l’Amam aveva intenzione di chiudere l’acqua. E lo farà nei confronti di altri, se non regolarizzeranno la propria posizione.

Da ieri è partita l’offensiva contro gli evasori dell’acqua
e da ieri sono aumentate esponenzialmente le chiamate e l’afflusso agli
sportelli per avviare le pratiche di rateizzazione.

I morosi sono oltre 92mila, come abbiamo scritto ieri, per un debito che sfiora i 120 milioni. L’azione proseguirà anche oggi e nei prossimi giorni, con altri controlli. Poi il 1. novembre verrà inviata diffida tramite posta elettronica certificata a circa 30mila indirizzi.

I CONDOMINI COL CONTATORE UNICO

Ma se c’è chi finora ha scelto di non pagare, provando a
fare il “furbetto”, c’è invece anche chi ha pagato ed è rimasto fregato.

“A Messina ci sono tanti amministratori di condominio che hanno
truffato i condomini – dice il sindaco Cateno De Luca -. Questo sta emergendo
da tante segnalazioni che ci stanno pervenendo. Ma cosa dobbiamo fare se alcuni
amministratori hanno riscosso i soldi per pagare l’acqua e invece hanno fatto
altro?”.

In pratica, i condòmini, che hanno pagato l’acqua ma si
trovano ancora col debito sul groppone, devono rivalersi sugli amministratori,
non sull’Amam, che non ha incassato quelle cifre e deve farlo. Il problema si è
verificato in quei condomìni in cui c’è un unico contatore per tutte le utenze,
tanto che in molti hanno richiesto l’installazione di contatori singoli.

Ma non si tratta di un problema nuovo. Era emerso già due anni fa, quando l’Amam stava lavorando – così annunciava – “con le Associazioni dei Consumatori, l’Ordine dei Commercialisti, l’Associazione degli Amministratori dei Condomini e con la Camera di Commercio, per individuare formule adatte di mediazione e conciliazione”.

In realtà, la sostanza è che i condòmini quelle somme devono pagarle di nuovo e poi, se riescono, recuperarli in Tribunale. Viceversa avranno perso i soldi.

DE LUCA: “AVETE LA MIA SOLIDARIETA’ MA NON POSSO FARE NIENTE”

E per installare i contatori singoli, ed evitare situazioni
simili in futuro, il sindaco De Luca traccia la strada: “Possiamo farlo solo di
fronte alla rateizzazione del debito maturato, a una denuncia depositata all’autorità
giudiziaria e ad un verbale di rimozione dell’amministratore per giusta causa”.
Viceversa “non so che dirvi e che farvi, se siete stati amministrati da
truffatori avete la mia solidarietà. Convocate immediatamente un’assemblea di
condominio e avviate azioni contro l’amministratore. Questa fase non si può chiudere
con un debito che rimane in capo all’Amam e quindi alla comunità”.

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