Un anno fa il caso scuole a Messina. Oggi quante sono gli istituti a norma?

Qual è lo stato di salute degli edifici scolastici cittadini? Sono strutture a norma? Le domande sorgono spontanee a quasi un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico. E soprattutto a un anno di distanza dalla bufera che travolse tutte le scuole messinesi. L’anno scorso fu il sindaco De Luca a sorprendere tutti con una sfilza di ordinanze che bloccarono mandarono in tilt il ritorno nelle aule a settembre. De Luca, che era sindaco da appena due mesi, decise con un colpo di penna che quasi tutti gli istituti scolastici comunali sarebbero rimasti chiusi.

104 edifici scolastici

Su 104 edifici che ospitano le scuole di vario ordine e grado di competenza comunale, solo 6 avevano tutte le carte in regola con verifiche antisismiche e certificati antincendio. Il caso Messina balzò sulle cronache regionali e nazionali, si accesero i riflettori sull’emergenza degli edifici scolastici. Poi intervenne il decreto Milleproroghe che concesse il tempo necessario per dotarsi delle certificazioni.

Un anno dopo

Nel frattempo cosa è accaduto? Cosa ha fatto l’amministrazione De Luca sul fronte edilizia scolastica? Lo dice nella relazione del primo anno il vicesindaco e assessore al Patrimonio Salvatore Mondello. Sta tutto nei numeri. Per quanto riguarda la vulnerabilità sismica,12 mesi dopo il quadro è questo: in 26 scuole la verifica è già stata effettuata (di cui 7 che risalgono alla precedente amministrazione); in 40 scuole la verifica è in fase di esecuzione; restano 38 scuola con verifica da affidare.

Rischio sismico e incendi

L’assessore Mondello spiega che «le condizioni generali della manutenzione degli immobili comunali sono molto scadenti. Questo perché in molti casi gli interventi non sono stati fatti, oppure sono stati eseguiti in maniera parziale da numerosi anni». Ciò ha comportato l’esigenza di reperire fondi per eseguire interventi di manutenzione straordinaria che servono per essere in regola con i requisiti di legge. Quindi significa che ogni istituto, per potersi definire a norma, deve aver eseguito le verifiche sismiche. Deve avere la Scia, cioè l’adeguamento alla normativa antincendio. Deve aver avviato, se necessario, interventi volti a prevenire il degrado dell’involucro degli edifici, in quanto esposti agli agenti atmosferici.

Per fronteggiare una situazione certamente critica, l’assessore spiega di aver dato da subito input alla struttura dipartimentale per dare seguito alle progettazioni e procedere alla partecipazione dei vari bandi pubblicati da Regione, Stato, Unione europea.

Nel dettaglio ecco cosa è stato fatto sul fronte dei lavori di manutenuzione. Sono proseguiti i lavori che erano già stati precedentemente avviati per la scuola “Evemero da Messina” di Torrefaro, per la scuola “Giuseppe Cena” di Salice, per la scuola “Leopardi” di Minissale, della “Mazzini- Gallo”, zona centro.

Il caso della Leopardi

Casi più delicati quelli della Leopardi e della Mazzini Gallo. Per la prima sono emerse alcune “lacune” progettuali, infatti non si era provveduto alla previsione della prevenzione incendi. Mondello spiega di aver provveduto ad “incrementare” la necessaria produzione di documentazione tecnica e ha condotto tavoli tecnici periodici, oltre a sopralluoghi ricorrenti in cantiere, al fine di fare rispettare il cronoprogramma. Per l’impianto antincendio alla Leopardi sono stati investiti 179 mila euro, recuperati da una rinegoziazione mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Rinegoziazione che ha consentito un risparmio di 2 milioni di euro destinati al completamente di opere strategiche, tra cui anche la Leopardi.

La Mazzini-Gallo

Per la Mazzini Gallo invece, l’ufficio edilizia scolastica ha curato la gara di appalto e la successiva assegnazione. L’attività di cantiere va avanti da circa un mese e viene monitorata periodicamente.

In linea generale, c’è stata la rimodulazione di circa 6 milioni di eur, per effettuare, nell’arco di un anno, la verifica di vulnerabilità sismica e la predisposizione della documentazione progettuale per l’antincendio in tutti gli edifici. L’amministrazione De Luca ha deciso di darsi tre anni come tempo utile per effettuare tutti i lavori necessari.

Altri interventi

Attualmente sono in corso i seguenti lavori: rifacimento dei prospetti della scuola Crispi-Pascoli e della scuola Verona Trento (finanziamenti MIUR); lavori di adeguamento, in via di ultimazione, della scuola Bisconte (finanziamento MIUR). Inoltre il 29 agosto scorso l’assessorato regionale ha modificato un decreto del Miur, consentendo al Comune di Messina di “recuperare” il progetto relativo a “Lavori di manutenzione straordinaria per il recupero delle aree vandalizzate della scuola media Santa Lucia sopra Contesse per un importo pari ad 520 mila euro.

Anche gli edifici privati adibiti a scuole, che alla data delle ordinanze risultavano essere 15, sono stati oggetto di richiesta di adeguamento alla normativa vigente. Solo 9 sono risultate idonee all’utilizzo per edilizia scolastica.

I fondi per le scuole che non sono in regola con la verifica sono stati reperiti nell’ambito delle risorse extra bilancio e presumibilmente sono sufficienti a completare il lavoro entro la fine dell’anno in corso.

Francesca Stornante

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