Pd post-Renzi: via al tesseramento. “Ma il partito a Messina non c’è”

La
macchina del Pd si riattiva guardando più al futuro che al passato: tesseramento anche on line, azzeramento dei precedenti, utilizzo di
un’ app per combattere le fake news:
il commissario regionale del Pd Alberto
Losacco
ha scelto Messina quale
prima tappa del tour siciliano del partito.

Via al tesseramento

Ci sarà la possibilità, per quanti lo
vogliano, di continuare a tesserarsi in un circolo. Chiuderemo questa fase il
31 dicembre per certificare la platea dei tesserati e procedere entro la primavera
del 2020 al Congresso” ha detto Losacco nel corso di un partecipato
incontro al Palacultura
.

Sì ad alleanze con i 5stelle

Quanto
al nuovo governo giallorosso si è detto favorevole
anche ad alleanze future con i 5stelle
così come sta avvenendo in Umbria: “Dobbiamo trovare convergenze con il movimento
sui punti programmatici. Non nascondo l’esistenza di rischi, ma l’alleanza con
i 5stelle anche in future competizioni è la strada per sconfiggere i populismi”.

Improvvisamente quindi per i Dem il “populismo” non è elemento che accomuna 5stelle e Lega, ma soltanto i salviniani. Sui renziani, “capitanati” in Sicilia dall’ex segretario regionale Davide Faraone, il commissario invita al dialogo più che allo scontro.

“C’è speranza nel Pd”

Il
dibattito è stato vivace, con interventi di 3 minuti ciascuno per dare spazio a
tutte le voci e si è aperto con i ringraziamenti del segretario provinciale Paolo Starvaggi: “Dobbiamo avere consapevolezza della centralità del Pd in questo momento
storico. C’è speranza nel Pd e non dobbiamo tradirla
”.

Starvaggi nel mirino

Per
la verità in più di un intervento proprio Starvaggi
è finito nel mirino
per una gestione del partito che, soprattutto nell’ultimo
anno, dopo l’elezione di Cateno De Luca, è stata molto “light”, caratterizzata più per l’assenza
di una linea politica
determinata che per strategie di opposizione.

Tantissimi gli interventi, molti giovani, molti amministratori locali, poche donne, molto entusiasmo, tantissime speranze in una definitiva rimessa in moto della macchina soprattutto a Messina.

rpt

Messina congelata

Non dimentichiamo infatti che se il Pd regionale è commissariato da poco tempo per la questione Faraone, il segretario cittadino di Messina manca dalla lontanissima (anche politicamente parlando) primavera del 2013. In 6 anni il mondo ed il Pd sono cambiati almeno 3 volte. E Messina frattanto è rimasta “congelata”, quasi che il post- Genovese non riesca in nessun modo a decollare.

Gran parte degli interventi si è soffermata sulla necessità di tornare a bere alla fonte della base. L’allarme del segretario dei giovani Dem Massimo Parisi è esemplare “In Sicilia l’istinto gattopardesco ha impedito la formazione di un ceto dirigente Pd in grado di cambiare veramente. Siamo passati dal voto di massa ai 5stelle a quello alla Lega”.

Tornare alla base

Temi, quelli di un ritorno alla base, all’ascolto della gente, affermati da Ximone, Mezzopane, dallo stesso segretario Cgil Mastroieni che ha ricordato i dati drammatici della fuga al nord dei giovani “si sono persi in 6 anni 11 mila posti di lavoro”. Pino Currò ha ricordato le tematiche della disabilità, mentre Ivana Gagliano e Maria Teresa Parisi hanno invitato il partito ad una maggiore propositività “ci sono tutte le condizioni per ripartire con questa sfida. Restiamo nel Pd con cognizione. Il nostro nemico non è Renzi ma Salvini”.

Al
tavolo i deputati Navarra e De Domenico,
in sala l’ex deputato Filippo Panarello,
i consiglieri comunali Gaetano Gennaro,
Biagio Bonfiglio
, il presidente del consiglio comunale Claudio Cardile, l’ex presidente di Agenzia nazionale giovani Giacomo D’Arrigo, Francesco Barbalace, .

Alcune
assenze si sono notate: Felice Calabrò, Antonella Russo, Alessandro
Russo, Francesco Palano Quero.

E
se Filippo Panarello ha messo l’accento
sul come costruire oggi il PD “Non
dobbiamo ripetere l’errore di essere il megafono di quel che fa il governo, ma
riuscire a interpretare cosa vuole la gente
”, Patrizio Marino ha aggiunto: “Renzi
dice che il Pd è un partito ormai novecentesco. Io dico, è vero, ma quelle sono
le nostre radici, il nostro pensiero e agire deve guardare al futuro”.

Paralisi a Messina

Ma
al commissario Losacco i veri messaggi
inviati non sono stati quelli generali, quanto quelli sulla paralisi messinese. Nel mirino non
soltanto un vuoto inspiegabile nella casella del Pd cittadino e un congresso
rinviato alle calende greche, ma anche l’attuale non-gestione Starvaggi.

Da Salvatore Sidoti “ E’ forte il disagio della paralisi Pd a Messina”,ad Armando Hyerace allo stesso Giacomo D’Arrigo sono arrivate le frecciate più chiare.

“E il Pd?”

Il Pd
è assente nella politica cittadina

ha rincarato Hyerace- Vogliamo un chiarimento sul perché tra i due gruppi
consiliari quello di LiberaMe fa da stampella al sindaco De Luca. Il direttivo
si riunisce poche volte e sempre e solo dopo che sono esplosi i problemi
”.

I ribelli dem chiedono un vero congresso
fondativo
che dal dopo Genovese non c’è
mai stato e la stessa segreteria Starvaggi, votata nell’estate del 2017, doveva
essere il primo tassello di un mosaico che poi è stato lasciato incompleto.

Lo
stesso presidente del consiglio comunale Claudio
Cardile,
pur tentando di essere diplomatico, ha messo acqua sul fuoco su
una segreteria che definire tiepida è un eufemismo: “Io preferisco parlare di fatti piuttosto che di divisioni, ma visto che
si sono accesi i riflettori sull’operato del consiglio faccio notare che sin
dall’amministrazione Accorinti ci sono stati due sindaci che non avevano
consiglieri in Aula e questo rende molto complessi i rapporti. Solo chi vive
questa situazione può capire. Parlare da fuori è facile. Certo, se avessimo avuto alle spalle una segreteria
cittadina o un partito che detta una strategia chiara e netta, che si riunisce,
sarebbe stato meglio…….”.

Tra
interventi pro-Starvaggi, interventi contro e pompieri, il Pd di Messina prova, per l’ennesima volta a
ricominciare. Mancano i renziani e ci sono i rischi delle prossime fughe,
mancano soprattutto i solidi legami con l’elettorato.

I nodi verranno al pettine tutti col tesseramento. Quanto al Congresso cittadino l’impressione è che al di là delle parole di Losacco “vedremo di riuscire a farlo il prima possibile”, resterà nel ricordo dei dem messinesi l’ultimo segretario cittadino Giuseppe Grioli……anno 2013….

Rosaria
Brancato

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