La seduta del Consiglio comunale di Riposto di ieri sera è stata caratterizzata da un acceso dibattito sull’attività ispettiva, con momenti di tensione tra la maggioranza e l’opposizione. Le consigliere di minoranza Mariella Di Guardo e Claudia D’Aita hanno avuto un vivace scambio di opinioni con il sindaco Vasta, toccando diversi temi sensibili.

Uno dei punti focali della discussione è stata la difficile situazione dei lavoratori del centro commerciale Conforama di Riposto. Le consigliere D’Aita e Di Guardo hanno evidenziato i trasferimenti unilaterali e “coattivi” di dipendenti in sedi lontane, nel nord Italia, con gravi ripercussioni sulla vita dei lavoratori e delle loro famiglie. Hanno quindi sollecitato il sindaco a partecipare a un tavolo di confronto con i sindacati. Il primo cittadino si è riservato di valutare un suo intervento, assicurando comunque di seguire la vicenda.

In risposta a un’interrogazione del consigliere Ezio Raciti, Vasta ha confermato l’avvio dei lavori di consolidamento di un muro crollato e il rifacimento di un tratto dei muretti del lungomare Pantano, finanziati dalla Protezione civile. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di reperire ulteriori risorse per il ripristino di altre aree danneggiate dalle alluvioni. Interi settori del lungomare potrebbero rimanere transennati in attesa delle necessarie somme. 

L’opposizione, per bocca della consigliera Claudia D’Aita, ha sollevato diverse criticità, tra cui presunte anomalie nell’organizzazione del brindisi di Natale presso la Pro loco, con l’irrituale modalità di un party privato. Presunte anomalie sono state rilevate dalla D’Aita – che ha chiesto risposta scritta al sindaco – anche nell’avviso di selezione dell’addetto stampa.

E ancora riflettori puntati sullo stato di degrado delle auto di servizio della polizia locale rappresentato in una lettera allarmante sottoscritta da vigili e ausiliari e i disagi patiti dall’utenza che si reca all’ufficio Anagrafe di via Mattarella, dove il pos per i pagamenti elettronici e la stampante digitale per le carte d’identità – come ha esposto il consigliere Salvuccio Leotta – non funzionano correttamente (eufemismo voluto). Su quest’ultimo punto, il sindaco Vasta si è impegnato a verificare le cause dei disservizi, chiedendo spiegazioni al responsabile di settore.

La seduta si è conclusa con un acceso confronto tra la consigliera Di Guardo e il sindaco, riguardo a presunte irregolarità nell’uso della fascia istituzionale del presidente del Consiglio. Proprio sull’uso della fascia, manca un regolamento, evidenziando, la Di Guardo, alcuni precisi aspetti: il colore azzurro della fascia, uguale a quella del sindaco della Città Metropolitana, soffermandosi, poi, sul simbolo della Repubblica italiana (foto sotto)che può essere inserito solo nella fascia Tricolore del sindaco, in quanto autorità di governo. In tal senso, la Di Guardo, ha citato svariate circolari del ministero dell’Interno e che hanno l’obiettivo di scongiurare abusi.

Il sindaco Vasta sull’argomento, ha preferito glissare rifugiandosi nella opportunità di non replicare per via dei toni alti in Consiglio e per effetto dei quali ha richiesto, per le prossime sedute, la presenza della polizia locale. Cosi come aveva invocato mesi fa la stessa Di Guardo, salvo però suscitare qualche ilarità nella cosiddetta “curva sud” di quel primo cittadino che ora la rivendica.   

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