A circa due anni dall’insediamento, l’esecutivo guidato dal sindaco di Riposto Davide Vasta continua a mostrare una costante metamorfosi politica. La squadra assessoriale riparte con Orazio Virgitto e Lucilla Auditore, entrambi già consiglieri comunali. La docente scolastica Auditore dovrebbe assumere le deleghe attinenti alla sua esperienza professionale, ovvero Pubblica Istruzione e Cultura. Con i due nuovi ingressi, il sindaco Vasta si accinge a rimodulare complessivamente le deleghe assessoriali.

Sul fronte politico, il nuovo assetto politico della Giunta Vasta non ha suscitato particolari sorprese tra le fila dell’opposizione. Eloquente il commento della consigliera di minoranza Mariella Di Guardo: “Niente di nuovo sotto il sole! Questa amministrazione non sa neanche sorprendere. Il cambio di guardia, perché di questo si tratta, e non di cambio di gestione, era noto sia nei tempi che nei nomi, da apparire quasi anacronistico”.

Secondo la Di Guardo, la vera questione “rimane, invece, sempre d’attualità la cattiva gestione di alcune deleghe che vengono sistematicamente confezionate con pacchetto e fiocco, per essere offerte a questo o quel componente della maggioranza che, purtroppo per gli amministrati e per la città, non avrà mai spazi di manovra per la presenza inamovibile del sindaco in ogni campo”. La consigliera rincara la dose, chiedendosi: “Chiediamoci cosa hanno realizzato fino ad ora gli assessori oggetto di avvicendamento: la risposta è zero. Intanto l’amministrazione continua a vivere dei risultati di passate gestioni”.

Anche l’altra consigliera di minoranza, Claudia D’Aita, rimarca il mancato “effetto sorpresa” di questo rimpasto: “Tutti sapevano che sarebbe stato assessore, dopo due anni e mezzo, Orazio Virgitto. Tutti erano al corrente che ci sarebbe stato un ricambio assessoriale, sindaco compreso, che continuava a spergiurare che i suoi assessori sarebbero durati 5 anni! Quindi non posso essere sorpresa”. Per la D’Aita, “l’unica vera sorpresa è come mai sia passato così tanto tempo dalla defenestrazione di Valerio Cucé. Evidentemente non si trovava la quadra su chi si sarebbe dovuto dimettere dalla carica di consigliere, probabilmente perché la fiducia nel politico Vasta è ridotta ai minimi termini. Non a caso nei suoi ringraziamenti il neo assessore Virgitto nomina il presidente dell’Ars Galvagno, suo garante, sebbene in questo momento per i gravi problemi che stanno interessando il presidente dell’Ars e alcuni suoi referenti locali, non può garantire nulla in Regione, figuriamoci a Riposto. Alla Auditore – conclude la D’Aita – auguro un buon lavoro e una attività come assessore più proficua di quanto non lo sia stata quella da consigliere”.

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