Il problema atavico dei semafori in avaria si aggiunge alle numerose criticità diffuse. La Confcommercio nel recente tavolo con l’amministrazione ha ribadito la necessità di individuare delle soluzioni per ripristinare i semafori del centro storico che, sulla carta, avrebbero dovuto regolamentare diversi importanti incroci, a cominciare dal nodo di piazza Alessi, l’incrocio tra corso Matteotti e viale Sturzo, il crocevia tra via Turati e il corso Matteotti e l’intersezione tra via Meli e via Callipoli.
Impianti disattivi da lunghi decenni e che, secondo i commercianti “rallentano i flussi veicolari, con inevitabili ripercussioni nel centro storico, laddove sono concentrate le principali attività commerciali e che sono quindi penalizzate”. In effetti ciò che la Confcommercio ha rimarcato è stato già oggetto, a più riprese, di segnalazioni al Comune e da interrogazioni consiliari. Ieri mattina alle 11 nel nodo di piazza Alessi si è riproposta la bolgia infermale con le auto parcheggiate a ridosso dell’incrocio non regolamentato dai semafori eternamente spenti.
La mancata funzionalità dei semafori, ha trasformato l’incrocio di via Pirandello, via Callipoli e via Meli, in una pericolosa roulette russa. Lo sanno bene gli automobilisti che attraversando il crocevia, correndo costantemente il pericolo di provocare incidenti stradali o di rimanervi coinvolti. Peggio. I parcheggi in doppia fila tra via Pirandello e via Callipoli, a ridosso dell’incrocio e, persino sulla corsia di rallentamento davanti ai semafori, sono la quotidiana concausa della paralisi.
La Confcommercio sul punto ha argomentato nell’ultimo tavolo municipale rimarcando la necessità di predisporre con urgenza “l’avvio di uno studio approfondito per un piano del traffico che tenga conto dei tempi di percorrenza dei mezzi, dell’inquinamento ambientale e dei risparmi energetici”. Quello dei semafori a Giarre sembra essere un tema tabù. Il sindaco Cantarella davanti al direttivo della locale Confcommercio ha assunto l’impegno di individuare una soluzione per mettere la parola fine alle criticità lamentate. Il primo cittadino ha anticipato che “per ripristinare gli impianti occorre una spesa di circa 15mila euro.