Nel territorio comunale giarrese le periferie sono afflitte da criticità croniche, con qualche spiraglio per il futuro in alcune aree urbane per lunghi anni in sofferenza. Un caso emblematico rappresentato dal rivitalizzato rione popolare Rovettazzo, all’interno del quale sono state ultimati mirati interventi di rigenerazione, a cominciare dal restauro, efficientamento energetico e messa in sicurezza del complesso di edilizia residenziale pubblica di via Strada 18.
Diversa è la situazione nello sterminato rione popolare Jungo, il cui futuro resta ancora da decifrare. Tuttavia, nel quartiere si respira un cauto ottimismo legato alla prossima rivitalizzazione di due complessi edilizi di proprietà dell’IACP di Acireale, rimasti incompiuti per decenni in via Trieste. I lavori di completamento sono ormai in dirittura d’arrivo e rappresentano una speranza concreta per fronteggiare l’emergenza abitativa, andando ad aggiungersi agli interventi già avviati dal Comune e dallo IACP. E, in vista della consegna, verosimilmente entro l’estate, dei nuovi 60 alloggi di via Trieste, è auspicabile, considerate le vistose carenze, la realizzazione di nuovi spazi verdi attrezzati destinati in particolare ai bambini e ai giovani, al fine di promuovere la socializzazione e il benessere della comunità. Al netto degli sforzi sul fronte abitativo, persistono criticità significative legate al trasporto collettivo.
Nonostante le dimensioni considerevoli del rione Jungo e della vicina area urbana di Peep, quest’ultima in continua espansione con cooperative e villette a schiera, gli autobus urbani non effettuano fermate all’interno dell’esteso agglomerato. Questa evidente carenza costringe i residenti, in particolare anziani e persone con difficoltà motorie, a percorrere lunghe distanze a piedi per raggiungere il centro storico e i servizi essenziali.