In un albergo ripostese si è celebrato il congresso intercomunale di Fratelli d’Italia Giarre, Riposto e Mascali. Un confronto serrato con decine di interventi autorevoli che ha poi condotto all’elezione dei coordinatori comunali e dei direttivi.

I lavori sono stati introdotti dai rappresentanti della deputazione nazionale e regionale, dall’on. Giovanni Donzelli (responsabile nazionale organizzazione Fdi), dal nuovo commissario regionale on. Luca Sbardella, dal Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno, dal Sen. Salvo Pogliese, dall’on. Francesco Ciancitto, dai parlamentari regionali on. Dario Daidone e Giuseppe Zitelli, e dal Presidente provinciale del partito Alberto Cardillo.

Presenti per i saluti istituzionali i sindaci del territorio. Tra i presenti anche l’ex sindaco Enzo Caragliano, oltre che del Presidente dello Iacp di Catania Angelo Sicali e della Seus 118 Riccardo Castro. 

Durante il dibattito il presidente provinciale Cardillo ha lanciato la proposta di Unione dei Comuni di Giarre, Riposto e Mascali, per unificare i servizi offerti ai cittadini e unire le forze anche dal punto di vista del peso politico del territorio: “con 56mila abitanti sarebbe la prima aggregazione amministrativa della provincia dopo Cardillo Città”. La proposta è stata fatta propria dal Congresso e approvata all’unanimità. 

Al termine dei lavori sono stati eletti coordinatori: Giuseppe Nicotra (Giarre), Maurizio Giuffrida (Riposto), Maurizio Caruso (Mascali).

Eletti anche i rispettivi direttivi: a Giarre Iano Tomarchio, Samuela Torrisi, Gianni Zagaglia, Fabiana Argenti, Maria Elisa Ventura; a Riposto, Rosario Caltabiano, Carmelo Leonardi, Santo Marano, Rosario Castorina, Carmela Puglisi, Alfio Musumeci; a Mascali Sebastiano Andò, Adele Finocchiaro, Mario Dallura, Francesca Maccarrone.

L’occasione è stata inoltre propizia per riaffermare l’impegno di Fratelli d’Italia a difesa dell’ospedale di Giarre: “Lo ha chiuso Crocetta e riaperto Musumeci, con noi al governo non permetteremo a nessuno di chiuderlo” ha chiosato il presidente provinciale Cardillo.

Nel corso dell’articolato dibattito non sono mancati spunti politici e prese di posizione. Particolarmente colorito l’intervento di Rosario Cotugno che ha espresso il proprio disappunto sull’operato del sindaco di Giarre Cantarella, la cui maggioranza è sostenuta da validi elementi di Fratelli d’Italia. Cotugno ha invitato il partito alla massima vigilanza al rispetto degli impegni politici. E in questo senso ha citato il passaggio di Leo Patanè e Alfio Tomarchio in maggioranza. Una scelta ponderata e, si è appreso, anche sofferta. Un accordo che prevedeva la concessione della vice sindacatura a Patanè ma che, ad oggi, a distanza di mesi, non è stato ancora onorato.

Peggio. Secondo Cotugno la vice sindacatura è rimasta ben salda a Claudio Raciti, delfino ionico di Raffaele Lombardo, mortificando, quindi, l’intesa nel silenzio assenso del partito. Jano Tomarchio, approdato a Fratelli d’Italia e fresco di nomina nel direttivo giarrese, concordando con il ragionamento di Cotugno “ha detto una grande verità – non ha nascosto la propria profonda delusione: “Adesso – ha detto Tomarchio – vogliamo e possiamo incidere. Benché consapevole di una maggioranza molto fluida”.

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