Dai musei alla strada, a Gibellina la fotografia come arte pubblica

PALERMO – Una rete internazionale di collaborazione per promuovere la fotografia come arte pubblica, al di fuori di musei e gallerie. Uno scambio tra realtà di alto profilo che puntano sulla sperimentazione di nuove forme di esposizione, stimolando l’attivazione diretta di fruitori e cittadini, mettendo al centro lo spazio urbano e le sue infinite possibilità di visione. È questo l’obiettivo del progetto ‘Lo spazio espositivo è a cielo aperto. Da Gibellina, una rete per la fotografia come arte pubblica, vincitore dell’avviso pubblico ‘Strategia Fotografia 2020’ promosso dalla direzione Generale Creatività contemporanea del ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, che sarà presentato in diretta streaming sulla pagina fb di Gibellina PhotoRoad giovedì 4 marzo, alle 18.

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Il progetto è ideato e organizzato dall’associazione culturale ‘On Image’, capofila del progetto, con lo scopo di creare una rete di eccellenza per la fotografia, in cui il festival di Gibellina, primo evento open air e site-specific in Italia e uno dei pochi al mondo, quest’anno per la sua terza edizione ritorna in una nuova veste dal 30 luglio al 29 agosto 2021 confermando la sua vocazione internazionale, consolidando i rapporti con i partner come la Fondazione Orestiadi e il Comune di Gibellina (enti promotori del festival) e rafforzando la rete con il Festival svizzero Images Vevey, a cui si aggiungono il Festival francese Planches Contact (Deauville) e quello inglese Belfast Photo Festival (Belfast), Arts For (Milano), Plenum Fotografia Contemporanea (Catania) e Kublaiklan (Torino).

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Gibellina PhotoRoad, che si svolge nella cittadina in provincia di Trapani, nella cornice di uno dei più vasti musei di arte contemporanea en plein air del mondo, sin dalla prima edizione nel 2016 ha portato in Sicilia artisti e fotografi internazionalmente noti tra i quali Joan Fontcuberta, Olivo Barbieri, Mario Cresci, Mustafa Sabbagh, Alterazioni Video, Moira Ricci, Tobias Zielony e Valérie Jouve.

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