Dieci firme della narrativa italiana rappresentano l’identità complessa e oscura di Elba, Sicilia e Sardegna
Il bacino del Mediterraneo si fa metafora, teatro di delitti, misteri e indagini che rivelano più di quanto non celino: Isole Niure è la nuova antologia noir pubblicata da Algra Editore in occasione del trentasettesimo Salone del Libro di Torino che, domenica 18 maggio, sarà presentata in due stand, prima in quello della Regione Sicilia poi in quello della Fiera del Libro di Iglesias, promotrice del patrimonio culturale del Sud Sardegna. Si tratta di un’opera corale che raduna dieci penne per rappresentare l’identità magnetica e contraddittoria delle tre isole maggiori: Sicilia, Sardegna e isola d’Elba. A firmare i nove racconti sono Claudia Aloisi, Ciro Auriemma, Marco Belli, Antonio Boggio, Eleonora Carta, Erika Carta, Salvo Di Caro, Roberto Mandracchia, Rosario Russo e Gaudenzio Schillaci. Frutto di un progetto concepito come rassegna online, Isole Niure è oggi un volume che raccoglie e interpreta una geografia del noir in cui ogni vicenda è un’isola a sé, immersa nel suo tempo, nella sua stratificazione linguistica e nella sua sofferenza.
«Appena gli uomini se ne vanno col mio corpo, chi mi ha accise, arvenute qui furia furie, ora gli escono lacrime di dolore o di rabbia. Mi piace pensarlo fracicato di dolore, ma non so. Sta sulla porta della mia casa, ma non si decide a entrare e forse non vuole manco farlo. (…) E dietro di me le ultime maliparole di chi mi ha accise prima di sentire solo la furia della ventilara e il fracasso dei tone». È emblematico questo frammento di Nulla in cambio, nel quale Mandracchia esplora più il dolore individuale che il meccanismo investigativo. Lo scrittore siciliano mette in scena la voce della vittima sospesa in una sorta di aldilà narrativo, che osserva chi resta al mondo: il trauma si rifrange più nei gesti che nei fatti, più nella carne che nell’indizio, subendo una vera e propria “implosione emotiva”.
